Liriche dall'esilio

La testimonianza poetica di Gino Bertolini, prigioniero in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, assume un interesse evocativo ed emotivo di alto livello. Vittima di inutili brutalità e di sanguinose umiliazioni, con queste liriche il poeta combattente riesce, ancora oggi, a tanti decenni di distanza, ad essere strumento di meditazione, di denuncia contro tutte le oppressioni e la sua poesia, al di là dei pur grandi pregi letterari si eleva non per chiedere compassione o pietà, ma per aiutare i posteri, e soprattutto i giovani, a non dimenticare.