Il Calepino Minore

Questa mia ricerca è durata anni, ma non sono riuscito a pienare tutto il mio desiderio. Della gente che diceva ‘u tiratùri anziché il cassetto, ‘u guccèri invece che il macellaio, ‘a giarròtta anziché la giara, era rimasta veramente poca, e spesso quella poca rimasta aveva anche imbastardito il suo idioma. Oggi quella gente è invece scomparsa quasi del tutto da questo paese. Il mio taccuino, invece, l’ho quasi riempito in brevissimo tempo: in un mese, fra i miei concittadini d’Australia. È proprio lì che la gente continua a mantenere in modo mirabilmente vivo non solo il ricordo del proprio paese ma anche e soprattutto quell’idioma che io andavo ricercando. Sembra strano ma in quel paese in capo al mondo i ragazzini di terza o di quarta generazione quando non parlano correttamente l’inglese, dicono ancora, ‘u piròci, ‘a bròccia, ‘u cuzzùri e via dicendo. Ero partito con ben altro intendimento, sono contento di quello che ho potuto fare: non è molto date le introvabili fonti, è poca cosa, lo so, ma è già qualcosa.

Francesco Guidace